Le maschere? Solo per subacquei!... E pure, ogni tanto, dovrei farmene una ragione…
Chiarisco subito: non ce l’ho con le maschere in sé. Hanno la loro utilità: se stai nuotando tra barracuda e meduse fluorescenti, capisco che ti serva una bella maschera aderente. Ma tu, terrestre medio, che vivi tra semafori, supermercati e call di lavoro su Zoom, davvero pensi di avere ancora bisogno di indossarne una ogni giorno?
Suvvia. Basta. È ora di smetterla.
Le maschere sociali ormai sono più diffuse delle connessioni Wi-Fi. Ce n'è una per ogni occasione: la maschera “sono molto felice per te, anche se ti invidio profondamente”, la maschera “va tutto benissimo, grazie!”, mentre dentro stai urlando e la mitica maschera “sono una persona equilibrata”, indossata strategicamente durante le riunioni di condominio.
E quelle che usiamo nei rapporti personali? Usiamo così tante maschere che ormai non sappiamo nemmeno più dove abbiamo messo la faccia vera. Forse l’abbiamo lasciata nel cassetto insieme alla spontaneità, tra i calzini spaiati e i sogni adolescenziali.
La realtà è semplice, ma fa paura: mostrarsi per come si è davvero è scomodo. Così, tanto vale continuare a recitare. Ma attenzione: il tempo non è infinito. Ogni giorno che passa senza verità è un giorno perso.
Le occasioni di incontro autentico sono rare, sprecarle dietro a una maschera è come andare a un primo appuntamento con una muta da sub: magari affascini per l’originalità, ma dubito che la serata finisca bene… Quanti legami non sono nati o sono finiti perché avevamo troppa paura di essere sinceri?
Quindi, terrestri, ascoltatemi: levatevi le maschere. Lasciatele ai subacquei. E se proprio non riuscite a farne a meno, almeno evitate di indossarne una anche quando siete da soli davanti allo specchio. Tanto, lui vi conosce già.